Nella DOIT di Ancona pensano che noi lavoratori, sia delle ditte che di RFI, siamo solamente un numero, degli automi da sottomettere al profitto e agli interessi, addirittura senza la possibilità di riposare in maniera adeguata, andando incontro ad una serie di rischi non indifferente. Non dobbiamo permettere che queste cose accadano!


OGGETTO: ORARIO DI LAVORO CONTINUATIVO, RISCHI INEVITABILI.

Ci giungono numerose segnalazioni in merito alle attività che interessano Porto S. Giorgio e che vedono coinvolte due ditte appaltatrici, la Euroferroviaria che si occupa di lavorazioni inerenti il settore Armamento e la Cemes che si occupa di lavorazioni inerenti il settore Trazione Elettrica.

Le attività in oggetto vedrebbero un utilizzo del personale delle ditte coinvolte, per quanto segnalatoci, che va ben oltre i limiti consentiti per legge. Vorremmo su questo ricordare che il dlgs 66/2003 offre riferimenti precisi che non possono essere ignorati.

Riteniamo irricevibile la posizione con la quale sembrerebbe che i quadri da voi incaricati di seguire i lavori abbiano liquidato il problema. Sostenere che pur in presenza di evidenti violazioni di una legge dello stato, con le conseguenti implicazioni sul piano della sicurezza sul lavoro che questo comporta, queste potessero essere relegate ad un problema interno alle ditte appaltatrici, e che questo non ci riguardi in alcun modo, è a dir poco preoccupante.

In presenza di palesi violazioni che venissero riscontrate, vedremmo difficile la possibilità per il committente di potersi considerare esente da qualsivoglia responsabilità, essendo a conoscenza di come i lavoratori di quelle ditte operano.

Va anche detto che la scelta di ignorare quanto stia accadendo non solo merita di essere stigmatizzata, ma espone anche i manutentori che sono coinvolti in quelle attività a quei rischi facilmente deducibili, quando sul cantiere operano lavoratori che accumulano turni su turni, senza avere la possibilità di vedere garantito un riposo congruo.

Ci stupisce che tocchi a noi dover ricordare che la complessità di un cantiere, dove si muovono MDO, lavoratori di servizi diversi e delle ditte appaltatrici interessate, necessita di attenzione e lucidità per potersi districare in un contesto che già per sua natura offre molte insidie. Questi requisiti necessitano, come minimo, della possibilità per i lavoratori impegnati di avere il tempo per recuperare le proprie energie, e l’unico modo che conosciamo è metterli nella condizione di riposare quanto necessario o almeno quanto previsto per legge.

In considerazione della pericolosità a cui sono esposti i lavoratori interessati dalle lavorazioni in oggetto, vi invitiamo ad intervenire celermente per scongiurare episodi di cui, peraltro, dovreste rispondere.

Vi diffidiamo quindi dal perseguire con questo “silenzio assenso” che potrebbe produrre danni assai gravi.

E ci riserviamo di richiedere l’intervento degli organi di controllo al fine di scongiurare conseguenze che potrebbero diventare anche irreversibili.

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