Diffida inviata a Luca Cavacchioli, responsabile per tutte le DOIT
Ci giungono segnalazioni in merito allo sciopero dello straordinario indetto dal 28 gennaio al 26 febbraio 025 che evidenziano iniziative aziendali atte ad impedire ai lavoratori di poter esercitare liberamente il diritto di sciopero che, non dovremmo essere noi a ricordarlo, è costituzionalmente garantito.
Quanto sta accadendo è estremamente grave e non può essere sottovalutato. Pertanto, con particolare attenzione al cantiere di risanamento e rinnovamento che interessa la linea AV Bologna S. Ruffillo/Firenze Castello (DOIT Bologna), siamo a denunciare una iniziativa aziendale che mira ad impedire deliberatamente il diritto di sciopero per i lavoratori coinvolti.
Vorremmo ricordare che, proprio in considerazione delle possibili necessità organizzative che avreste dovuto mettere in campo, abbiamo definito una modalità di sciopero che vi permettesse di modulare l’attività affinché fosse coerente con la richiesta di prestazione da voi effettuata.
È necessario ricordare che ai lavoratori avete predisposto un turno di lavoro con inizio alle 22 e fine alle 5.36, equivalente ad una normale prestazione. Ma, in maniera surrettizia, avete organizzato le lavorazioni affinché si protraggano ben oltre il tempo che la normale prestazione offre.
Premesso che l’attività interessata può essere rimodulata per stare nei tempi come formalmente richiesti, aumentare la produzione contando sul fatto che, finché la ditta non fosse rientrata dall’attività il personale sarebbe stato di fatto impossibilitato ad andarsene, impedisce a tutti gli effetti ai lavoratori di poter esercitare il proprio diritto di sciopero.
Dovreste sapere che lasciare il convoglio della ditta in mezzo ai binari di corsa genererebbe conseguenze importanti, ed il ricatto a cui sottoponete gli scioperanti che diventerebbero il capro espiatorio di un disservizio, che dovrebbe essere invece in capo alle vostre scelte organizzative, è collocabile senza alcun dubbio nella volontà di impedire ai lavoratori di scioperare.
Come se il segnale che vorreste imporre è che un atteggiamento responsabile equivale ad una resa e pertanto l’epilogo possa essere solo quello di rinunciare ad esercitare il proprio diritto di sciopero, oppure essere spinti verso una esasperazione dei toni che porti a comportamenti che per loro natura possano provocare solo conseguenze particolarmente impattanti sull’esercizio ferroviario.
In considerazione di ciò, vi facciamo formale DIFFIDA dal perseverare nella messa in atto di questi comportamenti, e vi invitiamo ad intervenire immediatamente, per rimuovere gli ostacoli al libero esercizio di sciopero.
E vi RAPPRESENTIAMO che daremo indicazione ai lavoratori di informare l’azienda della propria adesione allo sciopero e – in ogni caso in cui voi non consentirete loro di sospendere il servizio per consentire il rientro in sede nel rispetto del loro orario di lavoro – denunceremo la vostra condotta dapprima alla magistratura del lavoro e poi – in caso di persistenza – a quella penale affinché persegua ai sensi dell’art. 650 c.p. tutti vertici aziendali a cui verrà ritenuta imputabile la vostra condotta.
Tanto vi dovevamo…….
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