Beh se qualcuno pensava che avremmo mancato l’appuntamento sarà restato deluso.
Ieri lo sciopero è andato oltre le nostre aspettative, un calo fisiologico poteva starci, ma soprattutto l’asfissiante azione intimidatoria che l’azienda sta portando avanti, ingaggiando una vera e propria guerra di nervi, non è riuscita a sbaragliare il campo. Abbiamo serrato i ranghi, siamo ancora compatti e siamo tutti qua.
Anche la partecipazione al presidio e poi al corteo per le vie di Firenze, ha dimostrato la vitalità che i manutentori sanno esprimere. Abbiamo tirato fuori la testa dalla sabbia e non ce la metteremo mai più. Sappiamo che la strada intrapresa è quella giusta, mentre le contraddizioni dei sindacati firmatari stanno esplodendo, in alcune doit si chiamano i lavoratori alla lotta, in altre si cercano mille scuse per provare a giustificare un accordo, ma tutti hanno ben chiara una cosa, che qualsiasi cosa facciano dovranno fare i conti con noi e questo vuol dire una cosa sola, eliminare l’accordo del 10 gennaio. Stiamo predisponendo strumenti di supporto che ci permettano di sostenere più da vicino questa fase della lotta, non siamo/siete soli, non deve essere solo uno slogan, ma il modo con cui procederemo in questa fase. Lo abbiamo gia detto, la partita sarà lunga e difficile ma non ci accontenteremo di partecipare.
Quindi nell’augurare una buona lotta a quelli che ieri c’erano e anche a quelli che siamo convinti domani ci saranno, vogliamo concludere ringraziando chi ieri ci ha portato un attestato di solidarietà intervenendo al presidio: i Familiari della strage ferroviaria di Viareggio, il Coordinamento 12 ottobre, l’assemblea nazionale Pdm/Pdb gruppo FSI, i Cobas del Trasporto Pubblico Locale ed anche il Coordinamento Autorganizzato Trasporti, che si è fatto da parte per permetterci di scioperare il 3 maggio.
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