Con la presente vogliamo portare alla vostra attenzione una modalità poco ortodossa attuata da RFI per impedire che la RAI durante un servizio sui disagi dei treni, da preparare il giorno 7 gennaio 2025 a Firenze Rifredi, possa entrare in contatto con il personale della manutenzione infrastrutture.

IMPEDIRE AI FERROVIERI DI PARLARE CON LA STAMPA È DA “MAFIOSI”

Il 2025 avrebbe dovuto portare consiglio ad RFI, che dal 3 giugno 2024 sta smantellando la manutenzione infrastruttura, imponendo una riorganizzazione a tutti coloro che hanno a che fare col treno: i lavoratori, ovviamente, ma anche l’utenza tutta, perché la principale causa dei tanti ritardi non è da ricercare nei cantieri del PNRR, come erroneamente da mesi ci raccontano, ma da una scelta precisa che ha messo in ginocchio la manutenzione e il pronto intervento.
Stiamo scioperando contro tutto questo da un anno.
Il 10 gennaio 2025 sarà il nono sciopero.
RFI dimostra di non volersi arrendere all’evidenza, scegliendo l’intimidazione per ridurre al silenzio i lavoratori.
Il 7 gennaio 2025 la RAI sarà a Firenze Rifredi ad intervistare gli utenti sui disagi che incontrano.
La paura che la stampa possa entrare in contatto con i ferrovieri è talmente tanta che prontamente la dirigenza di RFI ha fatto recapitare ai lavoratori una comunicazione in cui, per ordine del Direttore, si intimava a tutto il personale RFI di stare alla larga e di evitare qualsiasi contatto con la RAI che sarà presente a Firenze Rifredi.
Perché la parola d’ordine è chiara: chi parla sarà punito.
Non crediamo servano ulteriori commenti, ma agli organi di informazione diciamo:
L’omertà non dovrebbe essere il codice che un’azienda, il cui azionista di maggioranza è lo stato, dovrebbe poter imporre.
Se volete sapere cosa succede in RFI, forse sarebbe giunto il momento lo chiedeste ai lavoratori.

Categoria:

Tags:

Ancora nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *