Il 10 gennaio sarà una data importante: sarà passato esattamente un anno da quando siamo stati venduti per interesse da chi, di interessi, diceva di fare i nostri.

Insieme siamo forza e tenacia.Per fare il punto della situazione, parlare tutti insieme e condividere le proprie esperienze, stiamo organizzando un’Assemblea in presenza a Roma proprio in quella data.

Sindacati e azienda pensavano che avremmo accettato ogni loro decisione passivamente anche se con qualche lamentela ma che, abbagliati dalla promessa di soldi in più in busta paga e dalle false promesse di una qualità della vita migliore, alla fine avremmo ceduto.

Non si aspettavano certo una risposta così forte da parte nostra! Ci siamo organizzati in brevissimo tempo, spiazzandoli completamente e costringendoli a cercare di correre ai ripari. Confidavano nella nostra ignoranza, e abbiamo dimostrato che ne sapevamo più di loro.

Abbiamo tenuto botta contro i loro soprusi, nonostante la loro arroganza e le loro forzature per tentare di piegarci.

Se il 2024 è stato l’anno dell’inizio della lotta e dell’autorganizzazione, il 2025 sarà l’anno della lotta dura ma necessaria per non dover più abbassare la testa e far calpestare i nostri diritti e la nostra vita come fossero foglie secche.

Il 10 gennaio tiriamo le somme: sarà importantissimo ritrovarsi a Roma per una assemblea di lavoratori in presenza, dato che sarà un’assemblea fondativa della nuova stagione che dovremo portare avanti e per poter dare un segnale forte che non ci siamo arresi, e siamo più agguerriti e motivati che mai. Parliamo di progetti passati, presenti e futuri, di tutto quello che è successo nell’anno passato e condividiamo opinioni ed esperienze.

Dovremo organizzarci per tenere botta; la partita è tutt’altro che al termine, e i tentativi in alcune DOIT di modificare gli orari per “ammorbidirci” lo dimostrano. Fingono di venirci incontro per poi, appena si mostrano condizioni a loro più favorevoli, tornare sui loro passi in maniera definitiva.

La cortesia di oggi sarà la fregatura di domani. D’altronde l’abbiamo visto l’anno scorso, con le false promesse fatte per uniformarci ad uno standard tutt’altro che positivo.

Nel 2024 abbiamo lottato contro dei giganti che si sono dimostrati tenaci, ma più fragili di quello che volevano dimostrare. Ovviamente non sono state tutte rose e fiori: intoppi ne abbiamo trovati finché basta, ma i traguardi raggiunti sono stati importanti: la consapevolezza di non essere soli, di riuscire a vedere oltre la nube di falsità di chi ci voleva passivi e remissivi e, soprattutto, la possibilità di utilizzare vari strumenti di resistenza per dimostrare una volta di più che la nostra vita e la nostra sicurezza non possono essere declassate a semplici merci di baratto per il fine ultimo del grasso profitto e dei tornaconti personali. Soldi in cambio della vita.

Cosa c’è di più bieco, subdolo e infame?

Il 10 gennaio 2025 saremo a roma e avremo l’occasione di ribadire che per noi non è finita, è un segnale che dobbiamo dare insieme e possiamo farlo.

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