Ecco l’articolo di Radio Blackout che potete leggere qui: https://radioblackout.org/2024/10/i-treni-si-fermano-ma-non-e-colpa-dei-chiodi-e-il-mercato-bellezza/

I TRENI SI FERMANO MA NON E’ COLPA DEI CHIODI E’ IL MERCATO BELLEZZA !

ll blocco dei treni alla stazione di Termini e i conseguenti ritardi su quasi tutte le linee dell’alta velocità dello scorso 2 ottobre  è stato causato da una serie di errori e guasti che hanno coinvolto la rete elettrica delle stazioni. Mercoledì il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dato la colpa a un operaio di un’azienda di manutenzione che ha piantato un chiodo in una canalina in cui passavano cavi elettrici, la colpa però non è solo di un chiodo piazzato nel punto sbagliato: oltre a quell’errore ci sono stati altri guasti alla rete elettrica, soprattutto al sistema di sicurezza che dovrebbe garantire l’elettricità quando c’è un calo di tensione o un blocco della linea principale.

L’unico chiodo pericoloso che si vede  è quello per le grandi opere con il quale Salvini sta martellando l’opinione pubblica italiana, sulle quali è pronto a investire risorse che evidentemente dovrebbero essere indirizzate verso i reali bisogni dei viaggiatori italiani e dei lavoratori delle ferrovie, mentre un sistema aberrante di sub appalti nega la sicurezza ai  lavoratori che si occupano  della manuntezioni ,come dimostrato a Brandizzo ma anche tre giorni fa con la morte di un operaio  sulla linea Bologna Venezia .

La logica privatistica al massimo ribasso  degli appalti, dei subappalti e dei sub-subappalti, adottata da RFI, ha inciso  pesantemente sulle  condizioni di lavoro nel settore, con orari notturni insopportabili e tempi di riposo costantemente erosi dalle pretese produttive delle imprese appaltatrici.

Ne parliamo con Daniele, un rappresentante dell’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Rfi

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