COME VOLEVASI DIMOSTRARE…
Ieri 12 settembre si è tenuto l’incontro con la Commissione di Garanzia per ridiscutere l’accordo sui servizi minimi.
Prima di entrare nelle dinamiche che hanno portato a questo incontro occorre sottolineare come la Commissione di Garanzia non abbia invitato quelli che oggi sono i soggetti di riferimento che stanno garantendo da mesi la grande mobilitazione di tutti i ferrovieri: infatti esclusi da questo “confronto” erano, negli intenti della Commissione, l’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione e l’Assemblea Nazionale PDM e PDB, che hanno comunque potuto partecipare grazie ai Cobas e alla Cub che hanno messo a disposizione le loro delegazioni.
Non che ci aspettassimo tanto, ma come volevasi dimostrare i margini di confronto si sono rivelati inesistenti: l’interesse della Commissione di Garanzia era espletare le formalità necessarie a salvare le apparenze poiché il loro obiettivo è quello di ridurre ulteriormente il diritto di sciopero già pesantemente indebolito e costretto dagli accordi e dalle delibere precedenti, e per fare ciò il loro interlocutore naturale sono le OS firmatarie.
Dopo una partenza stentorea e quasi imbarazzata da parte della Commissione, la discussione è entrata nel vivo grazie ai contributi dei loro interlocutori.
Il Commissario ha avviato le danze ipotizzando l’applicazione di una ulteriore franchigia estiva che includesse, oltre al mese di agosto, anche giugno e luglio.
I tentativi di argomentare sottolineando i limiti di quel confronto da parte dei presenti non ha mai spostato la discussione dal piano meramente rituale, che la Commissione aveva architettato, ad un piano che realmente affrontasse l’applicazione di una legge (la 146/90) che fin qui ha solo impedito la possibilità di poter esercitare il diritto di sciopero in questo paese. C’è da dire che quando incalzati hanno dimostrato come l’impossibilità di contrapporre argomentazioni sostenibili li ha messi in difficoltà, consapevoli però di poter comunque agire in autonomia, e quindi impermeabili a qualsiasi argomentazione.
Questa discussione, tra gli interventi dei presenti e di chi presenziava online, è risultata evidentemente inutile, rimandando a data da destinarsi un ulteriore confronto.
Cosa abbiamo portato a casa da questa esperienza? Che i sei “pesci grossi” passati al mattino, hanno probabilmente offerto aperture, capiremo quali, ma resta comunque il fatto che è una materia sulla quale sono sembrati molto propensi ad intervenire.
Questo potrebbe anche voler dire che in mancanza di un percorso condiviso tenteranno di creare le condizioni per poter imporre un dispositivo più restrittivo; per questo occorrerà non abbassare la guardia perché, da qualunque punto di vista si vogliano osservare le vicende che accompagnano questa materia, è evidente come da più parti l’unica certezza fin qui espressa è che i lavoratori devono essere messi nelle condizioni di non nuocere.
13/09/2024
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