Comunicato Stampa del 05/09/2024
Il 6 settembre 2024 i lavoratori della Manutenzione Infrastruttura di RFI sciopereranno per la sesta volta contro l’accordo del 10 gennaio che RFI e Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, OrSA, UGL e Fast hanno sottoscritto con l’obiettivo di sostenere il processo di riorganizzazione voluto da RFI e che sta devastando tutto il settore della manutenzione infrastruttura.
Tutto questo sta peggiorando le condizioni di vita, di sicurezza e di prospettiva dei lavoratori, incidendo negativamente su tutto il sistema di gestione dell’infrastruttura stessa; riteniamo pertanto sia evidente la necessità che le conseguenze di queste scelte vengano almeno conosciute da chi dovrebbe essere preposto ad intervenire ed all’utenza tutta.
Quella di cui parliamo è una azienda che è tecnicamente privata, ma l’azionista di maggioranza è lo stato; quindi, è legittimo che tutti sappiano cosa si fa con i soldi dei contribuenti.
Ma veramente, ad esempio, si pensa che tutti i ritardi con cui deve fare i conti chi da qualche mese a questa parte prende il treno siano attribuibili ai Cantieri del PNRR?
Una argomentazione recepita da tutti, anche da parte dei media che hanno favorito questo silenzio tombale sulle cause principali; cause che sono da ricercare nell’impossibilità di garantire interventi di ripristino adeguati sia in termini di qualità che di quantità, distogliendo quindi l’attenzione dai limiti che il sistema ha offerto in questi mesi, permettendo ad RFI di agire indisturbata.
Tutto ciò si trova all’origine dei numerosi ritardi registrati questa estate e che sta provocando quindi la messa in discussione del sistema, peggiorando le condizioni di vita dei lavoratori, peggiorando le condizioni di sicurezza sul lavoro e scegliendo di formalizzare, facendolo proprio, il contesto lavorativo che ha generato stragi come quella di Brandizzo, fino ad arrivare allo smembramento del sistema manutentivo nel suo insieme; questa è la riorganizzazione su cui punta RFI con la complicità dei sindacati firmatari. La domanda che sarebbe logico porsi è: smantellare la funzione di RFI per garantire gli interessi di chi?
La dismissione di Rete Ferroviaria Italiana nella sua funzione primaria dovrebbe essere un argomento che ovviamente ci riguarda in prima persona, ma che dovrebbe essere oggetto di una grossa riflessione da parte del paese, visto che il trasporto ferroviario riguarda tutti.
Per questo in occasione dello sciopero abbiamo deciso di organizzare un presidio sotto la sede della RAI in via Mazzini 14 a Roma dalle 11.30, con l’intenzione di evidenziare quanto sta accadendo in Rete Ferroviaria Italiana.
Ancora nessun commento