Comunicato Stampa per la Lettera aperta alle OO.SS. del 18 agosto 2024

Sono oramai diverse settimane che leggiamo articoli sulle difficoltà che i viaggiatori hanno a seguito dei continui ritardi dei treni, un po’ in tutto il paese.

Comprenderne le cause sarebbe il miglior modo per correggere il tiro e far si che un approccio diverso mitigasse gli effetti di modalità operative che incidono sul fenomeno.

Sarebbe il metodo più efficace se il problema fosse cercare di contenere i danni.

Questo però diventa difficile quando si opera con un metodo che per interessi di parte non può essere messo in discussione.

Ovviamente l’intensificarsi dei cantieri in parte può spiegare una parte dei disservizi, ma quanto sta accadendo in RFI evidenzia come le scelte organizzative dell’azienda stiano depotenziando la capacità di pronto intervento e mettendo in discussione la funzione stessa del ruolo della manutenzione che l’infrastruttura richiederebbe ed è li che si annidano le maggiori responsabilità per i disservizi con cui l’utenza sta da settimane facendo i conti.

A chi serve far implodere la struttura che si occupa della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, sarebbe la vera domanda.

Una azienda come RFI il cui azionista di maggioranza è lo Stato, perchè dovrebbe creare le condizioni per diventare il volano attraverso cui drenare ingenti risorse (PNRR e non solo) nelle tasche delle imprese appaltatrici?

Quello che sta accadendo oggi in RFI è proprio questo, grazie ad un accordo firmato il 10 gennaio ed alla complicità delle OOSS firmatarie, è partito l’assalto alla diligenza, che sta peggiorando le condizioni di vita e di sicurezza dei lavoratori, ma che formalizza un modo di lavorare che inciderà fortemente anche sulla sicurezza dell’esercizio.

Di questo stiamo chiedendo conto, come lavoratori della manutenzione che in forma autorganizzata, da 7 mesi lotta contro questa deriva, abbiamo gia fatto 5 scioperi e il 6 settembre sarà il sesto, alle OS che hanno firmato l’accordo del 10 gennaio stiamo chiedendo un bilancio (che alleghiamo) e che rispondano dei risultati di una scelta che ci hanno imposto senza alcun mandato, ricordiamo che la partecipazione dei manutentori agli scioperi è altissima, una media che va oltre il 70% perchè non fermare questo disastro si rivelerà si un problema per i ferrovieri, ma ricadrà sulla comunità tutta.

18 agosto 2024

Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione

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