sta a noi dirgli che non abbiamo intenzione di distrarci

Sono molti quelli che in questi mesi ci tirano per la giacchetta per dirci cosa dovremmo fare, con motivazioni diverse, certo, ma tutti impegnati a convincerci che dovremmo concentrarci su altro.
Nel frattempo un calo di tensione da parte nostra avrebbe come risultato l’idea che l’Assemblea, che ha fin qui espresso unità dei lavoratori ed una risposta netta a chi cerca di farci credere che i giochi sono fatti e bisogna guardare altrove, è pronta a smobilitare, non sono pochi quelli che non aspettano altro, riteniamo però che sarebbe un errore perchè, quello contro il 10 gennaio è un fronte che non dimostra, nonostante le difficoltà di voler mollare.
Comunque questo lo garantiamo, vigileremo costantemente, ciò che accadrà nelle prossime settimane non passerà inosservato, ma riteniamo che nonostante la franchigia estiva, sarà necessario ricordare che siamo ancora tutti qui.
Per questo il 6 settembre abbiamo indetto il sesto sciopero contro l’accordo del 10 gennaio e pensiamo che ora più che mai dovrà essere chiaro per cosa scioperiamo, questo ci permetterà di renderlo chiaro anche a loro.
C’è ancora un po’ di tempo, ma nei prossimi giorni/settimane i segnali, che si stia muovendo qualcosa di poco piacevole sono molti e devono sapere tutti che questo non passerà sotto silenzio, la pressione che riusciamo a generare è uno dei segnali più efficaci che abbiamo, quindi occorrerà non mancare quell’appuntamento.
Quindi segnatevelo sulla vostra agenda, che se qualcuno pensa di poter giocare ad agosto sulla nostra pelle, il 6 settembre sapremo rispondere all’altezza.

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