E ADESSO?
ADESSO TOCCA A NOI!
Sono passati pochi giorni dal 3 giugno e, per quanto ce lo aspettassimo, la follia che RFI ha messo in campo supera ogni immaginazione; nemmeno il tempo di valorizzare l’altissima partecipazione al quarto sciopero che i manutentori hanno fatto per opporsi all’accordo del 10 gennaio, che la realtà schizzofrenica che ci vogliono imporre sta dipanandosi in maniera devastante.
Certo, anche se è difficile estraniarsi, varrebbe la pena farlo perchè sono talmente in difficoltà che per portare a casa il risultato stanno violando di tutto e di più e questo, se sapremo resistere, un po’ ci offrirà spazi di manovra che prima erano difficili da individuare.
Stiamo predisponendo il supporto a questa lotta di resistenza su più versanti e questo mese sarà intenso, pertanto quella che proponiamo è una road map che impegnerà molti aspetti e che speriamo ci aiuti ad affrontare al meglio una partita che, seppur difficile, potrebbe riservare sorprese interessanti.
- Una cosa che ci siamo sempre detti è che pretendere il rispetto delle regole e delle norme di sicurezza è il primo elemento che dobbiamo saper applicare senza deroghe. Siamo però consapevoli che, oltre alla determinazione che i lavoratori stanno spesso dimostrando, occorre muoversi impeccabilmente. Questo permetterà di mettere in difficoltà le lavorazioni molto spesso, e sarà una formidabile arma contro l’arroganza e l’approssimazione di chi ci vuole fottere la vita. Per fare questo però non dobbiamo improvvisare, sarebbe controproducente, pertanto abbiamo costituito un gruppo di lavoro che si occuperà di studiare, approfondire e/o mettere a disposizione le proprie conoscenze, per offrire indicazioni chiare ed inoppugnabili a tutti coloro che saranno interessati. Utilizzeremo varie forme di divulgazione, vademecum, tutorial, video call, ma soprattutto metteremo a disposizione dei topic nel quale potrete anche suggerire quali argomenti approfondire; tutto quello che ci servirà cercheremo di metterlo a disposizione.
- Sul versante delle forzature assurde che stiamo subendo, a breve vi proporremo un percorso che potrebbe darci la possibilità di contrattaccare: la settimana prossima faremo un’assemblea generale e sapremo essere più precisi, ma quello che deve essere chiaro fin da subito è che non lasceremo niente di intentato.
- Ovviamente se la resistenza va fatta giorno per giorno, lo sciopero si è rivelato un momento in cui siamo riusciti ad esprimere indubbiamente una partecipazione che non ha precedenti. Pertanto abbiamo indetto uno sciopero per il 7 luglio che ci permetterà di mantenere il punto rispetto alla mobilitazione dei manutentori: ribadiremo ancora una volta che siamo tutti uniti e determinati e che non ci fermeremo finchè il 10 gennaio non sarà eliminato definitivamente. Stiamo però provando a caratterizzare quello sciopero affinché offra un valore ancora più alto. Il 7 luglio non ci immaginiamo l’ennesimo corteo, ma vorremmo diventasse un momento in cui i lavoratori si riappropriano del mal tolto. Per questo l’idea di scioperare di domenica ci è sembrata perfetta per quello che vorremmo fosse il segnale che intendiamo dare: restituire, almeno per un giorno, quella domenica alla disponibilità delle nostre famiglie; il concetto è: RFI ci vuole a lavorare e noi ce ne andiamo tutti al mare. Un modo, almeno sul piano simbolico, di riappropiarsi di cosa debba essere realmente la conciliazione dei tempi di vita col lavoro, riaffermando quel diritto alla dignità che in troppi cercano di toglierci.Abbiamo pensato anche a come potremmo comunque fare delle iniziative che però mettano al centro questo concetto: la buttiamo lì e speriamo che nei prossimi giorni, in quell’assemblea permanente che di fatto sono le chat, possiate darci una mano ad immaginare se e come farle. Ad esempio pensando ad appuntamenti piccoli o grandi, al mare o in montagna, in cui addirittura si potesse condividere del tempo insieme con i propri familiari al seguito.
- Un altro motivo per cui abbiamo pensato potesse essere importante scioperare di domenica è perchè in quella data sciopera anche l’Assemblea Nazionale del Macchina e PDB; nei prossimi giorni chiederemo un incontro con loro per capire come delle esperienze simili possano trovare pratiche comuni rafforzando quindi il fronte della lotta.
Un ‘ultima cosa, si potrebbe dire una comunicazione di servizio: vista la particolarità del momento pensiamo che le chat debbano avere tutto lo spazio possibile per garantire ai lavoratori di confrontarsi e sostenersi in questo momento duro da affrontare; pertanto è opportuno che tutte le sigle sindacali pubblichino i propri materiali nei Topic appositamente predisposti, senza intasare/spammare con i propri materiali ovunque.
È un aspetto che abbiamo provato a chiarire in passato più volte e senza alcun riscontro ma, vista la particolarità del momento, riteniamo che le chat debbano ritornare ad essere principalmente luogo di confronto tra lavoratori e quindi ci attiveremo per garantire che i materiali delle OOSS stiano negli spazi dedicati che tutti, ovviamente, potranno consultare.
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