NON SARA’ UN PRANZO DI GALA MA SAREMO ALL’ALTEZZA
Sono oramai quasi 4 mesi che come lavoratori della manutenzione infrastruttura di RFI stiamo
lottando per respingere un accordo firmato da Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Or.S.A, Ugl e Fast,
il 10 gennaio 2024.
Un accordo che, una volta applicato, sarà devastante per tutti i lavoratori, non solo per le condizioni
di vita che imporrà, ma in un quadro che vedrà pessime le prospettive lavorative e offrirà un
peggioramento delle condizioni di sicurezza, sposando a pieno le modalità operative e l’ordine di
priorità che stanno rendendo il nostro ambito di lavoro sempre più pericoloso.
Se in passato la nostra funzione faceva anche da argine agli eccessi delle ditte appaltatrici, oramai
quella modalità ha preso il sopravvento e con l’accordo del 10 gennaio si sancisce quel modello che
farà parecchi danni e con cui saremo noi a dover fare i conti.
Quello a cui stiamo assistendo ha dell’incredibile, nel tentativo di piegare la nostra resistenza
l’Azienda ha attivato una vera e propria azione squadristica, imponendo orari di lavoro che non
sono previsti da nessuna parte ed esercitando un livello di aggressività ed un furore ritorsivo che
ricorda altri tempi ma che sembra essere ben tollerato dalle organizzazioni sindacali che hanno
firmato questo accordo.
Uno schiaffo all’idea stessa che esistano regole a cui anche l’azienda deve attenersi.
Ci dispiace doverlo sottolineare, ma il silenzio complice di questi sindacalai, sembra essere quello
di chi spera che l’azione dell’azienda pieghi i lavoratori facendoli rientrare a testa bassa nel
proprio stalluccio.
Ma l’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione, oramai ha rotto gli argini e non basteranno
le intimidazioni a fermarci.
Risponderemo, colpo su colpo, perchè se non lo facessimo ne andrebbe della nostra dignità, della
nostra sicurezza, quindi della nostra vita.
Ma quello che sta accadendo non crediamo sia solo un nostro problema, certo saremo i primi a
pagarne il prezzo, ma pensiamo che un deteriorameto radicale del mondo della Manutenzione
Infrastruttura, sia un aspetto che dovrebbe preoccuparci tutti, come società nel suo insieme.
Siamo quelli che devono garantire la sicurezza del trasporto ferroviario e in nome di interessi che
hanno ben altre priorità, stiamo vedendo mutare il quadro normativo.
Assistiamo all’affermarsi di un modus operandi, che per accaparrarsi i quattrini che stanno
arrivando, vedrà nell’azzeramento di qualsiasi paletto o vincolo che dir si voglia, questa moderna
corsa all’”oro”.
Tutto sulla nostra pelle e su chi dovrà usufruire di una infrastruttura “curata” con questi presupposti.
Sicuramente ne vedremo delle belle, ma crediamo che sia interesse di tutti cercare di capire cosa sta
succedendo nel mondo che dovrebbe garantire una rete ferroviaria prima di tutto sicura.
Per questo in occasione dello sciopero dei lavoratori della manutenzione infrastruttura, del 3 maggio
2024, abbiamo convocato un presidio sotto la sede di Ansfisa a Firenze.
Proveremo a chiedere loro un incontro, perchè pensiamo che la sicurezza dell’esercizio ferroviario
possa essere quell’anello di congiunzione naturale che saldi gli interessi dei lavoratori con quelli
della popolazione tutta.
Ovviamente invitiamo chiunque condivida questo approccio a sostenere la nostra lotta, ma
soprattutto a cercare di essere parte attiva e informata di quanto sta accadendo, perchè mai come in
questo caso la prevenzione è meglio della cura.
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